CoLAP ad Expotraining ed ExpoLavoro & Sicurezza: Cronistoria di un Evento

21.10.2014 23:49

1 ottobre 2014 il CoLAP ad Expotraining ed ExpoLavoro & Sicurezza: Cronistoria di un Evento

di Chiara Perilli - Comunicazione e Sviluppo CoLAP

 

Il CoLAP ha partecipato il 1 ottobre ad ExpoTraining, Expolavoro e Sicurezza a Milano proponendo con un seminario dal titolo: “Attestazione: un sistema professionale qualificato. Si apre il dialogo tra le professioni”.

E’ stato il primo evento dove le professioni ordinistiche e associative hanno avuto modo di confrontarsi per cercare spunti di collaborazione, superando l’anacronistico antagonismo.
Oggi le professioni associative sono in crescita e rappresentano parte del tessuto economico del nostro paese (producono il 4% del PIL) e rispondono efficacemente ai fabbisogni dei propri associati; fabbisogni che sembrano appartenere anche ai professionisti ordinisti.

La base delle professioni ordinistiche chiede ai vertici di cambiare, di meglio rappresentare le loro esigenze e di diversificare i servizi offerti; l’essenza delle richieste è quella di supportare lo sviluppo delle professioni.

Su questo piano sono d’accordo la Presidente del CoLAP Alessandrucci, il delegato del CNI Valsecchi, il Presidente dei consulenti del lavoro della Lombardia Zingales e il Vice Presidente di Confprofessioni Callioni.
Il segnale uscito forte e chiaro dal dibattito è stato quello che punta a sollecitare l’indifferenza della politica, che accomuna i professionisti ordinisti e associativi, le istanze sono le stesse e, se si riuscisse a porle in maniera coordinata le posizioni si potrebbero rafforzare.

Oggi il mondo professionale ha l’esigenza di acquisire una nuova identità, quando si parla di professioni si parla di entrambi i mondi quello associativo e quello ordinistico.

Anche gli ordini stanno attraversando un importante momento di stravolgimento: da organismi pubblici a tutela dell’utenza devono divenire anche promotori della professionalità degli iscritti, fornire assistenza professionale, avvicinarsi sempre più a quello che fanno le associazioni, è ed proprio su questo ambito che si può avviare una sinergia.

La Presidente Alessandrucci durante il suo intervento ha toccato un altro tema caro ai professionisti associativi; le politiche del lavoro e previdenziali.

“Ma noi siamo i precari di cui parla Renzi? – provoca la Presidente Alessandrucci – esponendo alcuni punti salienti del job act del CoLAP, riforme a costo zero che aprano scenari, visioni, nuove potenzialità.

Il tema della Previdenza è ancora la spina nel fianco dei professionisti associativi a partita iva ; si chiede a gran voce non solo il blocco dell’aliquota nella legge di stabilità, ma anche l’apertura di un tavolo per la riforma strutturale della GS. Su questo invito si sono espressi anche CGIL e CISL.

Per la CGIL, Paolo Torrenova, ha rileva la necessità di rivedere le tutele e la loro esigibilità e poi valutati i costi si può parlare di aliquote, CISL per voce di Danilo Galvagni ha ribadito l’esigenza di rivalutare lo Statuto dei lavoratori e di ripensare le politiche del lavoro anche autonomo.

Si è affrontato poi il tema cha ha dato il titolo al seminario e ne è stato il motivo conduttore, il sistema di attestazione e di certificazione professionale; sulla certificazione delle competenze è intervenuta l’Assessore Valentina Aprea che ha ribadito l’importanza che hanno le Regioni in tale ambito e ha manifestato l’intenzione di implementare la consulta delle professioni (nella sua regione la Lombardia) cercando anche di assegnare un budget per il supporto alla formazione del professionista.

E’ intervenuto allora il Presidente del Comitato Scientifico del CoLAP Stefano Cordero di Montezemolo, che ha illustrato nella sua relazione, il ruolo delle Associazioni come soggetti garanti della qualità del professionista e non del servizio professionale, qui un discrimine importante: l’attestazione è qualificazione e pertanto attesta competenze, capacità, esperienza; la certificazione non può svolgere lo stesso ruolo, potrebbe essere efficace come standardizzazione dei processi ma non come sistema di qualificazione, di verifica delle competenze, di valutazione della professionalità.

L’intervento del componente del comitato scientifico Professor Angelo Paletta (Facoltà di Economia dell’Università di Bologna) si è concentrato sull’importanza di investire nelle competenze, nell’innovazione e nello spirito di fare autoimpresa/professione.

Quando si parla di competenze, non si intendono solo le tecniche, ma soprattutto quelle inerenti lo sviluppo della rete e della relazione, quelle competenze trasversali che si allenano nella pratica e con l’esperienza. Occorre trovare sistemi in grado di mettere in evidenza e valutare queste competenze e l’attestazione rilasciata dalle associazioni potrebbe essere un valido strumento.

Il seminario si è chiuso con un bottino ricco di idee e proposte e con l’avvio di un dialogo costruttivo tra i sindacati, le professioni e gli ordini professionali.