Fin dall’ antichità il termine " Celiaco " indica una malattia a carattere diarroico.
Nei secoli i segni clinici vennero descritti da più ricercatori giungendo nella seconda metà del XX secolo in cui venne stabilito la Celiachia come malattia autoimmune a carico dell'intestino.
Dovuta ad intolleranza al glutine ( frazione proteica contenuta nel chicco di alcuni cereali ) e ad alcune sue componenti proteiche ( gliadine ) è piuttosto diffusa coinvolgendo circa 1 soggetto su 300, in Europa e Stati Uniti.
Presente in farina di frumento detiene dal 10 al 15% del suo peso, la gliadina è il componente tossico, presente in grano, orzo, farro, segale e avena mentre nel glutine di riso e di mais è sostituita da una proteina non tossica per il celiaco .
Componente di molti prodotti sul mercato ( pasta , pane , biscotti , pizza, farmaci ), crea risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino, basata sull’ incapacità dello stesso di digerirle e assorbirle .
L’ assunzione di glutine si ha nello svezzamento del bambino, per cui le manifestazioni della malattia possono nascere nel bimbo molto piccolo ( addirittura entro il primo anno di vita ); negli ultimi 20 anni si è registrato un progressivo ritardo dell’età di inizio e oggi sono frequenti forme atipiche, che appaiono per la prima volta in giovani adulti.
Cause e complicanze : Condizione patologica, disturbo autoimmunitario coinvolge il sistema immunitario. In persone geneticamente predisposte, l’incontro del glutine con le cellule del sistema immunitario ( preposte a difendere l’organismo da virus e batteri ) induce queste ultime ad aggredire e danneggiare alcune componenti dell’organismo.
L'organismo reagisce all' allergene producendo anticorpi, come se attaccato dall'esterno; tale danno alla mucosa intestinale riduce la capacità di assorbimento dell'intestino.
Tra le cause che possono favorirne lo sviluppo troviamo vaccini, gravidanza , un intervento chirurgico , infezione virale o stress acuto, tiroidite autoimmune, lupus sistemico eritematoso, diabete di tipo 1 , malattie del fegato, malattie vascolari, artrite reumatoide.Se non diagnosticata precocemente, può generare conseguenze importanti, anche irreversibili ( linfoma e adenocarcinoma, osteoporosi, aborto e malformazioni congenite nella donna in gravidanza, bassa statura, convulsioni o attacchi epilettici ).
Sintomatologie : Si riscontrano dolori addominali, diarrea cronica, perdita di peso, feci chiare, anemia, produzione di gas, dolori alle ossa, cambiamenti comportamentali, crampi muscolari, stanchezza, crescita ritardata, irritabilità, dolori articolari, insensibilità agli arti, ulcere dolorose nella bocca, irritazioni della pelle (dermatiti herpetiformi), danneggiamento dello smalto e del colore dei denti, irregolarità dei cicli mestruali; Anemia, perdita di peso e ritardo nella crescita sono risultato di un insufficiente assorbimento di nutrienti e forma di malnutrizione.
Diagnosi : Risulta difficoltosa in quanto i sintomi sono molto simili a quelli di altre malattie ( es. stanchezza cronica e depressione ) ma anche perché in alcuni casi asintomatica. Tra i Test più utilizzati a livello non invasivo troviamo i Test Anticorpali, quali l' antigliadina (AGA IgA e IgG), antireticolina (ARA) e antiendimisio (EmA). Un esame più recente permette di identificare anche la presenza di un altro anticorpo, l' antitransglutaminasi (TGA); seguono il clisma dell’ Intestino Tenue ed i Breath Tests agli zuccheri.
Con esito positivo l'esame viene confermato da biopsia intestinale per evidenziare atrofia dei villi. La presenza di celiachia viene confermata quando tutti i sintomi regrediscono in presenza di una dieta priva di glutine .
L'unico trattamento possibile per la celiachia è seguire una dieta priva di glutine ( gluten-free* ),
eliminando tutti gli alimenti contenenti frumento, orzo,loro derivati ( es. malto, quindi quasi tutti gli alimenti confezionati, merendine e torte, pasta e pane, pizza ).
Carne, latte, latticini, uova, verdure, riso e mais non contengono glutine pertanto rientrano nella dieta del celiaco.
Attualmente sono disponibili sul mercato – gratuiti presentando documenti idonei alla propria ASL - prodotti sostitutivi privi di glutine i quali consentono una dieta bilanciata.
Questo permette di ridurre, eliminare i sintomi e di ricostituire i tessuti intestinali a condizione che ne sussistano i fattori quali buona capacità di ripresa e recupero dei tessuti danneggiati, l'età in cui la malattia viene diagnosticata, grado di danno subito o assunzione da parte della persona di farmaci che possano interferire.
Cosa fa il Reflessologo : La Reflessologia è uno strumento di SOSTEGNO ed ACCOMPAGNAMENTO nel percorso di vita del Cliente. Anche in queste situazioni sovente è vista come l’ ultimo rimedio ma noi dobbiamo ricordare al cliente che nel caso di intolleranze ed allergie, dal lavoro reflesso sul piede è possibile ristabilire disequilibri immunologici, ma il tempo dedicato potrà vederci impegnati anche per più cicli di trattamento.
Valutando l’impostazione di un percorso in fase d’indagine, dove ricerchiamo le zone di reflesso più significative e sensibili, dobbiamo considerare che abbiamo di fronte a noi una persona che emozionalmente può essere fortemente provata. Considerando la sintomatologia che caratterizza chi soffre di Celiachia, si verificheranno in alternanza di diarrea e stitichezza, che se protratte nel tempo risultano fortemente debilitanti ( importante l’ assunzione di Probiotici per l’azione di riequilibrio della flora intestinale )
Una grande attenzione la rivolgeremo all’ apparato endocrino ed alla circolazione linfatica, estremamente importanti e coinvolti in questo processo. La stimolazione reflessa degli apparati riportati la dobbiamo considerare rivolta al tessuto linfoide associato alle mucose di Stomaco, Intestino ( Placche di Peyer ), Genitale, Urinario e Respiratorio
Modalità di applicazione della pressione : L’alterazione nell’assorbimento dei cibi induce la persona nel tempo ad essere facilmente irritabile, nervosa, inoltre sovraccarichi emotivi possono influire sulla flora batterica intestinale. E’ importante effettuare una stimolazione in sedazione, con passaggi lenti e non incisivi, la presa del piede e lo stimolo del reflessologo dovranno essere valutati con maggior attenzione. Ricordiamoci che in casi di allergie ed intolleranze, quindi ipersensibilità, oltre agli organi ed apparati veri e propri, risulta alterata anche la risposta dei segnali provenienti dalle zone reflesse stesse, per cui a maggior ragione le stimolazioni applicate saranno “ dosate “ proprio in relazione alla maggior sensibilità locale ( anche per non sovrastimolare maggiormente le zone coinvolte )
Durata e frequenza : Le sedute avranno frequenza bisettimanale per le prime tre settimane per poi passare a cadenza settimanale.